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Autore Lady in the Water
Frankiefan


Reg.: 11 Mar 2004
Messaggi: 364
Da: Savona (SV)
Inviato: 02-10-2006 03:28  
Mio Dio.


[possibili SPOILER]






Come avete fatto a guardarlo e a farvelo piacere?
Non nego che la storia sia molto carina, tutta la leggenda in fondo se l'e' inventata Shyamalan quindi tanto di cappello... ma punto. Per me la bravura finisce li'.

Io non so da che parte cominciare. La completa demenza dei personaggi? Una manica di macchiette, nessuno dei quali si chiede che strabelino ci fa una ninfa a spasso per il residence o quello che e' ma soprattutto che accettano i ruoli che Giamatti poveraccio gli impone: tu sei il risolvitore di enigmi, tu sei il guaritore? ....Ma io ti porto al primo manicomio!!! Poi si lamentano se fan le parodie: se il prossimo Scary Movie non si basa interamente su questo mi ammazzo!!! Il povero appassionato di 'nimmistica che cosi' d'amble' si inventa dei presagi scritti nei cruciverba cosi' solo perche' quell'altro glielo ha chuiesto? Il figlio che legge presagi nelle SCATOLE DI CEREALI???!!!! Roba da eediots!!!

E poi, ancora: l'aquila alla fine? Il mostro di erba??!!! LE SCIMMIE DEGLI ALBERI????!!!!!! La grotta tipo Sirenetta ,mancava solo il granchio Sebastian, altra bella invenzione.... mancavano solo orde di Orchetti e poi l'arrivo di Harry Potter attraverso un Armadio che conduce a Narnia o a Cartoonia. Cosi'. Dell'uomo con il braccio pompato non voglio nemmeno parlare.

Non voglio nemmeno parlare poi della supponenza di Shyamalan. "Ciao, io sono il salvatore del mondo". Nemmeno Welles aveva un ego cosi' smisurato. Tra l'altro dopo un film simile, piatto come stile e come personaggi, a dir poco puerile, fai poco il furbo.

Insomma l'unica cosa che si salva e' GIAMATTI: Superbo, divino e triste. E il personaggio di Balaban. Divertente e spocchiosetto, merita la fine che fa. Pero' sara' anche una critica ai critici ma se sto film verra' stroncato non c'e' satira che tenga perche' avranno ragione.

Basta, non vado avanti. Aspetto gli insulti ora ahahaah!!!!

Vorrei aggiungere che a me Shyamalan era sempre piaciuto, anche se avevo trovato The Village noioso e stupidotto. Ma gliel'avevo fatta passare. Ora basta pero'!!!!!
_________________
Rose tints my world, keeps me safe from my trouble and pain!!!

Mo' motherf***ing SNAKES on mo' motherf***ing planes!!!

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2006 08:59  
guarda che è una favola!
Nessuno ha mai detto alla Sirenetta che è una deficiente perchè si fida della strega cattiva o ad Hansel e Gretel che una tizia vestita di scuro con la casa di marzapane non avrà tutte le rotelle al suo posto!
Tutto il mondo creato in questo film è un pretesto per parlare d'altro, per arrivare a quella morale della favola che lo stesso film si preoccupa di dire esplicitamente all'interno del film, proprio perchè come dice il critico: i personaggi dicono quello che pensano.
C'è nel film tutto un gioco di rimandi che permette di scherzare con lo spetattore, si fa sempre ciò che in teoria non si potrebbe fare (il personaggio del critico in tutto ciò è fondamentale, e la sua scena è la summa del tutto). Basta che ti soffermi un attimo sul finale: i due abbracciati sotto la pioggia.insomma il finale di una commedia d'amore, "come non dovrebbe mai finire"...
Una favola sull'uomo, dove invece di utilizzare animali antropomorfi, si utilizzano gli stessi umani come protagonisti. Solo che l'esteno rimane identico ed i cattivi sono rappresentati dal più classico degli stereotipi: il lupo.
E così in questo residence che sembra un villaggio (the village), la ninfa pare cappuccetto rosso con un lupo da sconfiggere.
Tutto semplicissimo, tutto pretestuoso per dire dell'altro, parlare del posto che ognuno di noi ha nel mondo, del rispetto che si deve avee della vita. Shylaman che in Signs era colui che uccideva per errore, adesso è colui che verrà ucciso consapevolmente. Ma nonostante questo va avanti con la pubblicazione del proprio libro, ben sapendo che questa è la sua missione sulla Terra.
Se Gibson in Signs doveva ri-trovare la fede, qui Giamatti sempre dopo un lutto, deve ritrovare se stesso. E' un medico, e difatti salverà una vita.

Dovrei rivederlo perchè già 3 giorni sono tanti per ricordarsi tutti i particolari del film, tutte le frasi e gli "scherzi" che Shylaman immette, però a grandi linee tutto è costruito su questa falsariga.



Edit: avevo scritto di getto, al massimo della dislessia.
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L'uomo invisibile è bellissimo, solo che nessuno lo sa...

Ammazza la vecchia!!!

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 02-10-2006 alle 09:33 ]

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Frankiefan


Reg.: 11 Mar 2004
Messaggi: 364
Da: Savona (SV)
Inviato: 02-10-2006 09:27  
Rispetto la tua opinione, non fa una grinza. Anzi mi ha fatto pensare. Forse merita una seconda visione alla luce di tutto cio' che hai scritto.

Io personalmente mi sono sentita presa in giro. Non lo so. Edward Mani Di Forbice e' una favola. Almeno cosi' la sento. E' un film assurdo, non succedera' mai ma lo sento plausibile come film. Il Favoloso Mondo di Amelie e' una favola. Ma questo.... non so, io ho visto solo dell'arroganza da parte di un regista convinto che ormai il suo pubblico si berra' qualunque cosa. Involontariamente ridicolo e manierista.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 02-10-2006 09:57  
secondo me gli aspetti ridicoli del film sono una delle cose migliori.
perchè dimostra che shyamalan non fa polpettoni pesanti sul senso della vita e della fede, ma sa anche far sorridere lo spettatore in mezzo a tuto ciò. io ho trovato parecchi momenti non di comicità pura, ma divertenti e ironici (e certo la scena del critico faccia a faccia col lupo e il suo monologo ne sono l esempio migliore: un momento sospeso tra il comico-demenziale e la tragedia...poi sarà che io amo le dicotomie).
ed è secondo me il film più divertente di s., sarà la faccia di giamatti (straordinario) sarà che l ha scritto per i suoi bambini (bambini che crescono bene..), cmq questo è un vero elemento nuovo per shy.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Goose76

Reg.: 16 Ago 2003
Messaggi: 224
Da: treviglio (BG)
Inviato: 02-10-2006 18:15  
cos'altro aggiungere ..

L'originalità del film.
Le capacità tecniche.
La felice scelta degli attori.
La morbosità di alcuni temi (leggi dramma familiare).

tutte costanti in ogni film di qst giovane regista in grado di manipolare il sovrannatuarale (cardine di ogni film)per spaventare,per stupire,per divertire,per riflettere.

Un film che sicuramente può non piacere ma che ha il suo punto forte nell'originalità del prodotto.( e sarebbe stato facile specializzarsi nell'horror e riproporre sempre copie del sesto senso..)



[ Questo messaggio è stato modificato da: Goose76 il 02-10-2006 alle 18:15 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 03-10-2006 20:26  
quote:
In data 2006-10-02 08:59, gatsby scrive:
per arrivare a quella morale della favola che lo stesso film si preoccupa di dire esplicitamente all'interno del film,


bella lì, gats!
cito testualmente (ho preso appunti): "Questa è morale di favola: a nessuno viene detto chi è davvero".

splendido, non mi sono ancora ripreso, raramente mi sono emozionato tanto al cinema.


ps: frankiefan è il nuovo clone di leonardo?
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 03-10-2006 20:34  
quote:
In data 2006-10-03 20:26, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2006-10-02 08:59, gatsby scrive:
per arrivare a quella morale della favola che lo stesso film si preoccupa di dire esplicitamente all'interno del film,


bella lì, gats!
cito testualmente (ho preso appunti): "Questa è morale di favola: a nessuno viene detto chi è davvero".

splendido, non mi sono ancora ripreso, raramente mi sono emozionato tanto al cinema.



ma nemmeno io mi sono ancora ripresa...mi ha lasciato letteralmente scioccata, credo che la dimensione favolistica mi abbia letteralmente rapita, ma non solo.
questo è uno shyamalan in grande spolvero: fa davvero divertire e fadavvero spaventare, fa riflettere e sognare. tecnicamente poi non ha nulla da imparare.
e si conferma un grande autore (ovviamente per me il migliore in vita, non ce n'è per nessuno).

appello: tristam ti sei sputtanato dicendo di averlo in inglese. cosa vuoi per passarmelo???
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DEMONSETH

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Frankiefan


Reg.: 11 Mar 2004
Messaggi: 364
Da: Savona (SV)
Inviato: 04-10-2006 08:21  
quote:
In data 2006-10-03 20:26, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2006-10-02 08:59, gatsby scrive:
per arrivare a quella morale della favola che lo stesso film si preoccupa di dire esplicitamente all'interno del film,


bella lì, gats!
cito testualmente (ho preso appunti): "Questa è morale di favola: a nessuno viene detto chi è davvero".

splendido, non mi sono ancora ripreso, raramente mi sono emozionato tanto al cinema.


ps: frankiefan è il nuovo clone di leonardo?




Ahahahaha vabbe' ma insomma ho capito.... mi preparero' a bruciare al rogo come santa Giovanna D'Arco.... brutta cosa morire criticando Shyamalan!!!

Invochero' il potere delle scimmie degli alberi....
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 04-10-2006 12:10  
La prima cosa che comunque mi viene da segnalare è l'evoluzione in tre momenti del protagonista, la strada che percorre per arrivare a determinare il suo "vero" ruolo", per capire chi è davvero.

Subito dopo il prologo animato, il film si apre con la scena del custode che nell'appartamento della famiglia con le 5 sorelle è dedito a dare la caccia ad un insetto e lo schiaccia non senza difficoltà. Tutta la micro-sequenza dell'eliminazione dell'insetto è ripresa in un'unica inquadratura, primo piano su Giamatti. Descrive l'insetto, il disgusto e la paura, lo schiaccia e descrive l'esecuzione, ma l'insetto non lo vediamo (così come non lo vedono i membri della famiglia dell'appartamento), la mdp resta sul volto di Giamatti. La sequenza serve sì per introdurre (anche e soprattutto psicologicamente) il personaggio, ma già comincia a offrire chiavi di lettura, o almeno a smazzare le carte. L'insetto sarà davvero enorme, peloso e viscido come lo descrive Cleveland, o sarà poco più che una robusta formica? Di più, l'insetto ci sarà davvero dietro quelle travi dove Giamatti armeggia col bastone, o il suo personaggio sta liquidando la faccenda con una messinscena, vuoi per paura di incontrare davvero l'insetto e che sia davvero enorme e spaventoso, vuoi per non fare brutta figura con gli inquilini?
In poche parole: quanto ci fidiamo, a primo impatto, del personaggio di Cleveland? Qual è la sua parte (la sua maschera, per dirla con Pirandello)?

Dopo pochi minuti, Cleveland a bordo della piscina vede per la prima volta la ragazza nuotare nell'acqua. Non sa ancora chi è, attraverso l'acqua non riesce a vederla bene. La esorta a uscire fuori dalla piscina, ma senza troppa convinzione. "Non è prudente" le urla, ma non crede molto nelle capacità dissuasive del suo goffo intervento, e infatti nel frattempo ha già iniziato a scendere i gradini del bordo piscina.
In questi momenti (cioè quando parla alla ragazza, prima di entrare completamente in acqua) viene di nuovo ripreso solo lui, frontalmente. La ragazza l'abbiamo intravista per una frazione di secondo all'inizio della sequenza, e non ci viene mostrata prima della scena successiva. Per ora non c'è motivo di dirci qualcos'altro sulla ragazza più del fatto che Cleveland l'ha intravista e che è nella piscina. Per ora invece c'è da indagare su Cleveland. La macchina da presa è allora tutta per lui, crea una tensione snervante relegando di nuovo (come nella sequenza d'apertura - ma anche come in tutto il cinema di Shyamalan) nel fuoricampo l'oggetto che richiede l'azione, più o meno coraggiosa, di Cleveland. Qui però la mdp scava a fondo all'interno dei pensieri del personaggio, mentre nella prima sequenza quasi indagava su di noi mostrando Cleveland, ci costringeva a chiederci quanto potessimo credere in lui; qui interroga direttamente il personaggio - manco a dirlo - sulla sua fede, su quello in cui crede, su quanto crede, anche e soprattutto in sé stesso.

Il terzo momento è forse quello culminante per quanto concerne il discorso portato avanti dal film. Nello spogliatoio, finalmente i personaggi ricompongono i pezzi del puzzle, e dopo aver trovato il "vero" Interprete, si stabiliscono anche gli altri ruoli, le sette sorelle (il "vero" Sodalizio), l'uomo senza segreti, l'uomo della cui opinione si ha il massimo rispetto, il "vero" Guaritore. Giamatti abbraccia Story. Dovrebbe dire qualcosa, per guidare la cerimonia. Ed è qui che Cleveland va incontro al suo destino, e noi incontro a Cleveland. Qui il protagonista mette tutte le carte in tavola; è una guida, gli altri devono fidarsi di lui, devono poter credere in lui, e allora si libera finalmente di quel segreto che probabilmente lo rendeva così insicuro e quindi, agli occhi dei condomini, non del tutto affidabile. A Story si rimarginano le ferite. Story è il mondo, e guarisce dai suoi mali perché finalmente c'è un po' di speranza, perché gli uomini si fidano, credono, e credono ognuno nell'altro. La sua missione è compiuta, come quella di Cleveland.

Nel primo dei tre momenti, dunque, siamo noi che, in una sorta di discussione maieutica con l'autore, ci poniamo il problema di fidarci di Cleveland; nel secondo è Cleveland a mostrare di avere poca fiducia in sé stesso; in quello definitivo, Cleveland fa in modo che tutti si fidino di lui.
Di nuovo un film sulla fede, di nuovo un film sull'uomo.
Ci sarebbe poi da parlare di come sia anche un film sul cinema, a cominciare dal parallelismo con Rear window (con numerosi richiami anche a Vertigo), ma per ora meglio evitare di spararne troppe.

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Non vorrei mai appartenere ad un forum che accettasse tra i suoi moderatori uno come me.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 04-10-2006 alle 13:07 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-10-2006 12:30  
perfetto, davvero Sandrix. Sembrerà strano o falso, ma davvero sono le considerazioni che avevo fatto anche io durante la visione e che cretinamente mi ero diemnticato di appuntare. Bravissimo, davvero complimenti.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Ahsaas

Reg.: 18 Apr 2006
Messaggi: 779
Da: Parma - India (es)
Inviato: 04-10-2006 20:10  
dioeva capolavoroooooooooo
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 04-10-2006 22:20  
Appena visto. Sono molto combattuto...

[ Mi sono accorto ora che non c'è film di Shyamalan che mi piaccia di primo impatto.
Anche adesso.
Questa cosa mi delude e allo stesso tempo mi galvanizza... ]


Lady in The Water è le ferite sulla gambe di Story. E come queste guariscono. Lady in the Water è il dialogo dei gesti tra Story e Clev.
In questi due estremi esempi si risolve il nuove e il vecchio Shyamalan.
Voglio dire solo questo per ora.
Ciao.

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Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 04-10-2006 alle 22:30 ]

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DiTraverso

Reg.: 02 Gen 2006
Messaggi: 409
Da: Bruino (TO)
Inviato: 04-10-2006 22:56  
quote:
In data 2006-10-04 22:20, Tristam scrive:
Appena visto. Sono molto combattuto...

[ Mi sono accorto ora che non c'è film di Shyamalan che mi piaccia di primo impatto.
Anche adesso.
Questa cosa mi delude e allo stesso tempo mi galvanizza... ]


Lady in The Water è le ferite sulla gambe di Story. E come queste guariscono. Lady in the Water è il dialogo dei gesti tra Story e Clev.
In questi due estremi esempi si risolve il nuove e il vecchio Shyamalan.
Voglio dire solo questo per ora.
Ciao.

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 04-10-2006 alle 22:30 ]

Santo subito
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Papa', tu sei come Babbo Natale e Topolino messi insieme: cosi' incantevole e cosi' finto...". (da "Big fish")

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IOSONO

Reg.: 04 Ago 2006
Messaggi: 217
Da: Milano (MI)
Inviato: 04-10-2006 23:55  
A me Lady In The Water è piaciuto, una favoletta si... ma che ti prende. Poi gli attori recitano veramente bene, la scena della guarigione di lei è commovente. Mi sn seduto in sala è ho detto, bah speriamo nn sia una cagata, i trailer sn sempre belli quindi nn si può mai dire, inizia e c' è questo breve riassunto a cartone di quello che sarà la storia e infine il titolo del film che esce cn la muscia in crescendo dopo la frase " forse l uomo nn sa + ascoltare " mi è venuto un brivido è mi sn detto che questo film è uno di quei film piacevoli,belli, stilosi, pAarticolari, interessanti.
Alla fine questa mia idea iniziale nn è stata smentita, sempre meno sento applausi alla fine delle proiezioni, nonappena è uscito scritto Produced and directed by M. Night Shyamalan il pubblico nn ha esitato ad applaudire... solo questo significa che il film ti prende, ti coinvolge al momento nella sua atmosfera.... e vale veramente la pena di vederlo, per poi dimenticarlo anche involontariamente col passare del tempo.
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Final Cut Pro Advanced Users
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Think Different

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 05-10-2006 00:28  
quote:
In data 2006-10-04 22:20, Tristam scrive:
[ Mi sono accorto ora che non c'è film di Shyamalan che mi piaccia di primo impatto.
Anche adesso.
Questa cosa mi delude e allo stesso tempo mi galvanizza... ]



ma su the village aka scooby doo ti ricredesti?

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